Dicono che il vivere la montagna sia un modo di interpretare la vita. Sta di fatto che chi si ritrova
ad affrontare una discesa che abbia un minimo di pendenza in un luogo di naturale bellezza, sa benissimo cosa accade o almeno così è per Costanza Lovadina.
Lei di discese innevate ne ha fatte diverse, perché il
suo habitat naturale è la montagna, perché è lì che si ritrova, è lì che il suo carattere trova corrispondenza. Perché è sempre una scelta di strade da intraprendere. La sua è una di quelle dove creatività e rigore entrano in perfetta simbiosi, per questo ha fatto una scelta ulteriore: far sì che l’architettura sia l’espressione del suo modo di essere. Passione, attenzione, inventiva, precisione e un pizzico di libertà. È questo ciò che prova mentre scia tra le sue amate montagne. È questo ciò che prova mentre fa il suo lavoro, forse perché essere un architetto non è la stessa cosa di fare l’architetto.